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I VIGNETI

L'equilibrio prima di tutto

Si lavorano principalmente uve autoctone: per i bianchi Ortrugo e Malvasia, per i rossi Barbera e Bonarda, che sono vinificate sia in purezza sia in taglio, da cui poi nasce il Gutturnio, vino principe della zona.

Inoltre per i bianchi si aggiungono anche due vitigni internazionali: Pinot Grigio e Chardonnay.

Le uve, sia quelle degli impianti di proprietà che quelle acquistate, provengono da vigneti nei dintorni dell’azienda, posti in zona collinare tra i 220 e i 240 metri s.l.m., coltivati secondo un proprio protocollo fatto di potature corte, basse rese e vendemmia a maturazione ottimale.

Negli ultimi quindici anni la filosofia aziendale è notevolmente cambiata. Tutti i vigneti sono allevati a spalliera con il sistema guyot semplice.

Quello che sempre cerchiamo nei nostri è l’equilibrio; quindi abbiamo tentato, e tentiamo tuttora, di intervenire il meno possibile con le lavorazioni. Abbiamo infatti adottato l’inerbimento spontaneo, abbandonando, se non in condizioni climatiche particolari, le lavorazioni del terreno, soprattutto la fresatura. E anche in caso di stretto bisogno interveniamo con lavorazioni sotto fila nel periodo primaverile-estivo, con rippature nel periodo invernale. Forte attenzione è posta anche nella potatura verde. Per quanto riguarda la potatura invernale, optiamo per una potatura corta adattandola però ai singoli vigneti, valutando la vigoria che hanno espresso durante l’annata.

Altro aspetto importante è quello delle concimazioni: non interveniamo sistematicamente tutti gli anni con concimazioni minerali nel terreno, ma interveniamo con concimazioni fogliari a seguito di una analisi che ci mostri le eventuali carenze.

Interveniamo quindi solo quando la pianta ne ha bisogno.